Faccia d’angelo serie TV

‘Faccia d’angelo’ è liberamente ispirato agli episodi di cronaca che, durante l’arco di molti anni, nelle apparentemente tranquille terre del nord-est italico, industriale e borghese, videro compiersi le vicende legate alla malavita mafiosa del Brenta, fiume che localizza le città tra Padova e Venezia, Treviso, a volte sino al Polesine.
Liberamente ispirato perché ‘Faccia d’angelo’ narra un romanzo costruito attorno alla figura decadente e psicologicamente alterata di felice Maniero, il ‘Toso’ (ragazzo in veneto), adolescente perspicace e futuro candidato a divenire la ‘Primula Rossa’ veneta.
In questa mini-serie composta di due puntate, la premiere fu nel 2012 sui canali a pagamento di Sky, in seguito ri-trasmessa dal canale La7 in chiaro, la figura di Maniero è il pretesto per raccontare un’Italia che esiste, o almeno, è esistita, Italia opulenta, composta dalle piccole imprese di una zona ricca e borghese, annoiata, nel quale l’estroso capo della ‘Mala del Brenta’, nei molti anni di attività criminosa, ha costruito la sua immagine quasi affascinante di eroe nero e romantico.
In questa contraddizione, in questo binomio tra il male rappresentato e le possibilità di affascinare chi l’ha conosciuto, l’ottimo Elio Germano interpreta il difficile ruolo del protagonista con grande acquisizione del personaggio, un retroscena inedito di una cronaca infelice.
Accanto a lui, diretti dal regista Andrea Porporati, pupillo agli esordi del regista Gianni Amelio nell’avere collaborato assieme ne ‘Lamerica’, antagonista del Toso è Carmine Recano, nel ruolo dell’ispettore Bruno Ricci e di un’inedita Katia Ricciarelli, nel ruolo della madre di Maniero.
Guardate questa mini-serie senza pregiudizi: Maniero è sì il male sociale ma è anche uno spaccato di un’Italia avida e corrotta: così le polemiche, parallele alla pellicola allora dedicata a Vallanzasca, potrebbero ancora oggi essere spunto e argomento di discussione ripensando ad una nazione in cui il denaro è religione, in suo nome i martiri siete tutti voi, i santi hanno il volto insanguinato di un martirio illegale.

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